Medica in overdose

117858_420x270L’erba medica potrebbe diventare la coltura di punta della prossima Pac. Favorita dalle misure del greening (è tra le specie azotofissatrici che ottemperano al vincolo relativo della presenza del 5% di superfici a seminativo in aree a interesse ecologico), incoraggiata da alcuni programmi di sviluppo rurale (la Lombardia ha previsto un aiuto di 190 €/ha per i nuovi medicai per un massimo di sei anni), la medica parrebbe la soluzione a tanti problemi, sia di carattere ambientale, sia agronomico per i piani colturali del prossimo anno di tantissime aziende agricole, anche non zootecniche. 

Innegabili vantaggi, è però necessaria un’approfondita riflessione economica. Vale la pena oggi seminare erba medica? Guardiamo ai principali mercati italiani ove è quotato il fieno di medica e confrontiamo i listini con quelli di esattamente un anno fa. Troviamo prezzi decisamente inferiori che, diversificati per taglio e piazza di quotazione, mostrano cali compresi fra il 20% e 39%. Le perdite maggiori si registrano sui mercati di Bologna e Mantova, soprattutto per i tagli migliori dal punto di vista qualitativo, ovvero quelli dal secondo al quarto. Sulla piazza emiliana, oggi il fieno di erba medica in balloni è quotato mediamente 120 €/t contro un prezzo medio di dicembre 2013 di 190 €/t. Così anche a Mantova, il secondo taglio è quotato in media 113 €/t rispetto ai 185 €/t di un anno fa. I motivi di tali performance negative sembrerebbero legati essenzialmente a tre fattori. In primo luogo, il positivo andamento stagionale, con elevata piovosità nel periodo estivo, ha favorito sensibilmente le rese anche nei terreni non irrigui, determinando un’abbondanza di prodotto, soprattutto per i tagli di luglio e agosto. Produzioni di 11-12 t/ha nella pianura lombarda e emiliana sono state di fatto la norma. In secondo luogo, la politica di contenimento delle produzioni di latte e formaggio decretate all’interno del comprensorio del Parmigiano Reggiano portano inevitabilmente a tirare il freno delle produzioni, penalizzando l’utilizzo di fonti proteiche come l’erba medica. Infine, per i motivi legati alla nuova Pac, gli operatori di mercato prevedono per la prossima campagna un aumento delle superfici a medica. 

A conti fatti, un produttore di fieno di medica, rispetto a un anno fa, incassa circa 800 €/ha in meno, perdita solo parzialmente compensata da una diminuzione di costi produttivi legata all’impiego minore di interventi irrigui. Insomma, con questi prezzi forse vale la pena riconsiderare le scelte colturali del prossimo anno. Nuova Pac permettendo.

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