Dopo un lungo periodo di incertezza, l'Ispettorato repressione frodi, con una apposita circolare, ha finalmente fatto chiarezza sulle procedure da seguire per esportare i vini in bottiglia.
Gli operatori potranno infatti tornare a utilizzare il tradizionale documento di trasporto, il cosiddetto ddt vitivinicolo, evitando la compilazione obbligatoria dell'E-AD telematico che tanto malcontento aveva sollevato per l'aumento dei costi a carico delle aziende e per l'aggravio di documenti da compilare per la stessa spedizione.
Ora è consentito trasportare il vino fino alla dogana con i soli attestati validi in Italia;
in dogana verrà poi predisposta l'intera documentazione necessaria all'esportazione.